L’arte non è un istante
Quando un uomo muore restano i libri, i ponti, i quadri, è destino che molto rimanga, eppure qualcosa se ne va per sempre. Di Beppe Domenici, resta invece tutta la sua allegria, la sua giovinezza, la freschezza del suo agire, il suo intelligente anticonformismo, l’ironia che ha dato impeto alla sua vita, al suo lavoro. Nelle tele che ha dipinto, attraversando il secolo breve, vive il suo spirito, la sua visione del mondo, con l’inesauribile energia e la passione di chi affida alla pittura il suo messaggio:….E il suo diversificato stile, emblema di un brillante eclettismo, sfocia in creazioni sorprendenti, in realistiche o surreali figurazioni, in dipinti con forme animate dai rossi accesi, dai gialli brillanti, dai blu intensi…..Diversi i linguaggi interpretativi, che evolvono, cambiano: come cambiano le stagioni, come cambiano le età, come cambia la vita, la nostra immagine allo specchio, come cambia l’umore che accompagna i nostri giorni. Laddove, le sue diversità stilistiche non abbandonano lo stadio precedente, gli elementi della sua ricerca pittorica si sommano, o vengono tralasciati per ricomparire di nuovo,…guardare le sue tele, è come respirare il profumo delle sue marine, toccare le montagne della sua terra d’origine, scherzare con i suoi clown, sentire le voci delle hostess di Miami, immaginare la risata delle sue maschere, parlare ai personaggi della sua commedia. E’ lasciarsi contagiare dalla sua incessante voglia di vivere, attraversare il tempo della memoria, con una pittura che è cibo per l’anima. Adesso sì, adesso siamo sicuri che l’arte non è un istante.
Dott.ssa Cecilia Ci 2010