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2024 Beppe (Giuseppe) Domenici e la sua creatività infinita

By 9 Marzo 2024No Comments

 

 

Beppe (Giuseppe) Domenici e la sua creatività infinita

 

Beppe Domenici è un protagonista importante della metà del Novecento in un tempo come quello del dopoguerra dove si cercava in tutti i modi di riprendersi la vita e la voglia di vivere.

 

Finiti gli studi del liceo a Lucca scopre la magia della ceramica e affascinato da questa arte frequenta la fornace di Vallauris in Francia dove lo stesso Picasso crea le sue sculture e ceramiche. Per l’istrionico Domenici viaggiare rappresenta la cifra della sua formazione ed una magnetica fonte di ispirazione così si reca nell’importante centro della manifattura di ceramica ad Albissola in Liguria e lì ha l’occasione di conoscere il grande artista Lele Luzzati. Tra loro nasce un’amicizia e stima reciproca che continua nel tempo con preziosi scambi artistici.

Condivide significative esperienze professionali anche con Lucio Fontana. Giuseppe, per gli amici Beppe, con la sua creatività e ricerca nella materia realizzerà molte ceramiche tra il cinquanta ed il settanta esprimendo concetti plastici e cromatici moderni, innovando e rendendo fluido e piacevole il suo mondo visionario e fantasioso.

Crea una sua fornace e da quel momento le sue opere spazieranno in diversi campi: arrederà navi, spazi urbani ed industriali, forgerà importanti bassorilievi, vasi, tavoli, pianoforti, anfore originali, grandi soli, satiri, sale convegni e chiese.

 

Beppe ravviva la vita di tutti i giorni come una festa emozionante. Nel 1959 crea la magnifica fontana delle quattro stagioni che verrà installata come un gioiello sul lungomare di Viareggio dove scorrono migliaia di persone e poi i carri allegorici della sfilata carnevalesca che ogni anno salutano la meravigliosa ed innovativa opera. La fontana si presenta con un’architettura originale grazie ai materiali che vanno dal marmo alla ceramica dai colori rigogliosi creando gioia per gli occhi di chi l’ammira.

Anche nella pittura la sua sensibilità si esprime sin dall’inizio e grazie agli insegnamenti dell’artista Norma Mascellani, la prediletta di Giorgio Morandi, riesce a trasmettere l’essenza stessa del colore e del gesto.  Un altro maestro a lui caro e grande ispiratore è Lorenzo Viani.

Domenici ha una sua speciale personalità che riesce a comunicare un surrealismo poetico e un’autentica ironia anche grazie ai riferimenti delle scene di maschere e personaggi vissuti dal Sud America all’Australia.

 

Grazie alla spiccata anima poliedrica si vede impegnato in dipinti del mondo circense che ha vissuto lui stesso decorando scenografie per Moira Orfei e l’importante florilegio scenografico per gli spettacoli di Darix Togni.

 

Per Beppe un altro amore creativo durato tutta la vita è stato il Carnevale dove ha portato singolari innovazioni costruendo e meccanizzando con movimenti nuovi ed una modellatura moderna le opere allegoriche.   Ha fatto scuola donando emozioni metafisiche.

Un carro che si ricorderà per sempre è Tempi Moderni con un grande Charlie Chaplin dai movimenti geniali, un capolavoro.

 

Beppe è stato un grande artista e per me un vero amico che mi ha sempre dato coraggio e mi ha insegnato a scoprire un lato della vita spesso nascosto e tutte le volte che frequentavo la sua casa, quando uscivo, volavo come in un suo dipinto. Un maestro dei maestri che fa vivere sempre emozioni che continuano nel tempo e mi viene da dire: Grazie Beppe della tua grandezza che mi hai donato e mi porta ancora per mano. Un bacio.

Tuo Giò.

                                                                                                                 Gionata Francesconi