Testi Critici e Saggi

Centenario nascita 1924-2024 di Beppe Domenici

By 9 Marzo 2024No Comments

BEPPE DOMENICI

(1924-2024) Centenario della nascita.

 

La ricorrenza di un centenario rimane sempre memorabile, si tratta di cogliere l’occasione per ricordare e approfondire la persona e le sue opere. È la storia di un creativo che per più di mezzo secolo ha lavorato e prodotto Arte e Cultura senza preoccuparsi di seguire la corrente, libero di ascoltare il suo istinto e felice di averlo fatto.

Vogliamo commemorare il centenario della nascita di Beppe Domenici che è stato uno tra gli artisti più eclettici a cui la Versilia ha dato i natali. A partire dagli anni ’50 ha vestito con opere uniche il territorio, diventando l’artista più presente nella composizione monumentale.  È stato pittore, scenografo, designer, i suoi pannelli in ceramica dallo stile inconfondibile, le fontane, le sculture in marmo e bronzo, gli arredi di locali e abitazioni si trovano in Italia e all’estero.

Dotato di una sottile e pungente ironia, il naso era la sua caratteristica anatomica che risaltava talmente sulla sua figura molto alta e magra tanto da diventarne il protagonista nei suoi ritratti caricaturali, che lui chiamava Humour.   A Firenze i suoi studi di architettura lo avevano educato a considerare il disegno fondamentale per ogni tipo di idea da sviluppare nei lavori eseguiti, grazie alla sua cultura unita alla creatività, ha realizzato opere già all’epoca innovative. Infaticabile nella ricerca e nello studio, con competenza e conoscenza in tutti i campi artistici era capace di affrontare e superare le difficoltà trovando soluzioni nelle opere più impegnative.

Domenici visse il Novecento viaggiando e confrontandosi con la comunità artistica dell’epoca e con alcuni personaggi stabilì una duratura amicizia fino alla loro morte: la sua prima maestra di pittura Norma Mascellani, con Lele Luzzati a modellare la creta ad Albisola, le sperimentazioni con Aldo Londi del Blu di Montelupo Fiorentino e molti altri. Si relazionò anche con artisti e architetti del Sud America specialmente a Rio de Janeiro ebbe una affinità pittorica con Emiliano Di Cavalcanti. Un viaggio artistico sviluppato nell’arco di una intera vita, caricandosi di significati e sfumature sempre diverse.

 

“….Da esploratore vivente e partecipante al mondo di oggi, vario e talora inquietante, sto navigando nel meraviglioso, e non da tutti abbastanza conosciuto, mare dell’Arte del Sorriso sulla nave ( no stultifera navis) della saggia follia, abbeverato dalle salubri coppe di nettare di Aristofane ed Erasmo di Rotterdam, che si esprime in quella da me definita l’incoerenza vitale, quella cioè in apparenza non ortodossa che rifiuta la coerenza formale come canone o formula di base in ambito artistico suo esistenziale…..”Beppe .