Il disegno per Beppe Domenici non è mai stato un espressione accessoria o secondaria, ma lo ha sempre considerato come un momento fondamentale di ricerca e di indagine sul soggetto che lo stava interessando. Gli studi tecnici e architettonici compiuti da Domenici lo hanno educato all’uso del disegno che, anche quando ha solo valore di promemoria visivo, anche quando è soltanto uno schizzo utile a fermare un idea, è sempre impaginato con rigore in un equilibrio compositivo frutto di esperienza e conoscenza. La produzione pittorica comunque rimane varia e articolata sperimentando un po’ tutte le tecniche e tutti i generi.
Le lunghe permanenze nelle Americhe per motivi di lavoro, in Venezuela, Brasile, e area caraibica. Sia New York che Washington che Miami affascinano l’artista che imprime a seguito di queste sollecitazioni la pittura manifesta un rinnovato vigore compositivo. L’artista continua le sue sperimentazioni utilizzando spesso per i suoi quadri supporti inconsueti in vario materiale. L’esperienze maturate da Domenici si arricchiscono nel mondo del Circo, lavorando per le grandi famiglie circensi italiane. (Liana Orfei , Moira Orfei ed i fratelli Togni) Domenici ,condivide la vita degli artisti del circo seguendo per lungo tempo le tourneè dei grandi spettacoli di cui Domenici è l’allestitore e lo scenografo.